dal MESSAGGERO del 23/03/2011 Cronaca di Roma

Atac, licenziamenti in arrivo

Pronti provvedimenti per i conducenti con il maggior numero di azioni disciplinari

Atac, scatta la linea dura: l'autista indisciplinato ora rischia il posto
L'azienda di trasporto punta sulla produttività: giro di vite su turni e permessi

Dopo le assunzioni, ecco i licenziamenti. L'Atac SpA volta pagina: scatta la linea dura. I primi a farne le spese saranno gli autisti accusati di assenteismo. Nelle rimesse il nuovo direttore dei servizi di Superficie ha fatto affiggere il nuovo regolamento sui turni. I cambi non saranno più discrezionali, il sindacato non avrà voce in capitolo. In un documento riservato diretto ai dirigenti vengono proposti i primi 10/15 licenziamenti  "per scarso rendimento" e conteggiati i giorni di assenza e i provvedimenti disciplinari. Intanto, dopo il parere dei giuslavoristi, l'Atac ha deciso di reintegrare sul posto di lavoro Francesco Bianco, l'ex militante dei Nar sospeso a fine dicembre per «uso improprio degli strumenti  aziendali». Aveva insultato il corteo degli studenti che stava sfilando sotto il suo ufficio.

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L'occasione per recuperare la credibilità che lo scandalo di Parentopoli ha incrinato. I punti principali li ha messi giù il direttore di Superficie Roberto Cinquegrani in una lettera riservata ai dirigenti dell'azienda.

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Nel documento di Cinquegrani ogni proposta ha il suo numeretto accanto.

1 )Istituire un "indicatore di produttività" «basato sulle effettive ore lavorate rispetto alle lavorabili»;

2) premi per l'''autista aziendale dell'anno", pari al 40% del valore netto in busta paga, e un premio pari al 15 % del valore medio in busta paga per l'''autista di Area";

3) sanzioni esemplari, con denuncia di scarso rendimento e conseguente allontanamento dal posto di lavoro per «un numero limitato max 10/15 conducenti selezionati fra coloro che presentano il maggior numero di azioni disciplinari e il maggior numero di assenze e richieste di soccorso in linea.

La perdita di produttività ha assunto nel tempo le caratteristiche di «una deriva», si scrive. E' in gioco la sopravvivenza dell'azienda. Vanno perciò ripristinate alcune regole. Il riferimento è alla gestione dei turni, ai cambi gestiti con troppa discrezionalità e il sospetto che vi siano dei favoritismi. Ma anche all'assenteismo frutto di un'analisi a campione svolta in tutti gli impianti : 9 giornate feriali da febbraio 2010 a febbraio 2011, con punte che nel gennaio scorsò hanno raggiunto e superato il 14%.

Qualche esempio: divieto di cambi turno fra turni part-time appartenenti a fasce orarie diverse; divieto di sostituzione fra turno part-time e turni full-time; divieto di sostituzione di un turno full-time con 2 turni di straordinario. E via di questo passo.

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In quel documento le assenze per malattia vengono sommate ai permessi per chi usufruendo della Legge 104 accudisce i familiari.

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Nel documento riservato si alimenta, l'idea che il ricorso alla Legge 104 sia frequente soprattutto quando il turno è sgradito, vedi sabato, ponti o in concomitanza col derby Roma-Lazio.

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PERO' QUANDO SI TRATTA DEI LORO "AMICI " SEDUTI ALLA SCRIVANIA ACCANTO, LA STORIA CAMBIA COMPLETAMENTE :

sempre dal MESSAGGERO del 23/03/2011 Cronaca di Roma

Offese su Facebook,
l'ex NarBianco tornerà alsuo posto.

Aveva scherzato con gli amici su Facebook mentre sotto il suo ufficio all' Atac sfIlava il corteo degli studenti: «C'ho i rossi qua sotto, tiriamogli la pece o due colpi di mortaio». Per questo l'azienda del trasporto pubblico romano lo aveva sospeso dal servizio con un provvedimento immediato. Tra qualche giorno tornerà al suo posto di lavoro.

I fatti risalgono al 22 dicembre dello scorso anno.

Il protagonista della vicenda è Francesco Bianco, un ex militante dei Nar assunto all'Atac durante la gestione dell'ex amministratore delegato Adalberto Bertucci. Il corteo sfilava per portare  solidarietà ai lavoratori dell'azienda quando, in orario di lavoro, Bianco, passa il tempo a scambiarsi opinioni sul social-network : « ... che famo caricamo?», chiede un amico connesso al pc. E Bianco: «Ero tentato de tira' qualcosa dal terrazzo ma co' 'sta panza rischiavo de cade' de sotto .. », risponde, scherzando, l'ex Nar, processato per rapine, aggressioni, omicidio e tentato omicidio.

L'Atac dopo aver raccolto il parere dei suoi legali ha deciso di reintegrare Bianco.

Dal computer aziendale risultavano le durate di tutti i collegamenti. Ma non sono bastati - evidentemente - per configurare una giusta causa di licenziamento ..
Stessa sorte e stesso provvedimento aveva subito Silvia Tamborra anche lei assunta e sospesa per "uso improprio degli strumenti aziendali". Con un'aggravante:i riferimenti al presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici.

Francesco Bianco, amico di Antonio D'Inzillo e Gennaro Mokbel (coinvolto nello scandalo Finmeccanica), rivolgendosi ai  

manifestanti quel 22 diccembre si era espresso così:

<<Annate a lavora' e se non ci riuscite fatevi raccomanda'». 

Crudezze a parte, il conciliabolo tra i neo dipendenti, aveva mostrato nell' occasione uno spaccato imbarazzante facendo emergere vari dubbi sui criteri di selezione del personale adottati da Atac. Parentopoli a parte.

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Bianco era quindi stato sospeso "con effetto immediato" per "l’improprio utilizzo dei sistemi informatici aziendali", ma ora, scontata la "squalifica" sarebbe rientrato in organico. "Dopo il degrado di Parentopoli, questo è un precedente molto grave - afferma consigliere comunale Athos De Luca, membro della commissione Trasporti - che autorizza nell’azienda comportamenti incivili, di violenza verbale, di arroganza e di contumelia che non dovrebbero avere cittadinanza in una grande azienda finanziata con i soldi di tutti i cittadini romani".

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Ci domandiamo - conclude - quali pressioni e ingerenze abbiano determinato la reintegrazione. Sicuramente va notato che molti personaggi provenienti dall'estrema destra godono in Campidoglio e nelle Aziende di particolare protezione rispetto agli altri dipendenti».

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Roma: l’Atac reintegra Francesco Bianco, l’ex Nar che offese gli ebrei su Facebook

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