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News
Attivo Or.S.A. TPL - 21/01/2019 PDF Stampa E-mail
Martedì 15 Gennaio 2019 00:00

Lunedì 21 Gennaio 2019 ore 09,30 attivo Or.S.A. TPL presso la sede di Via di Porta S. Lorenzo 8 (Bin 1 stazione Termini)

O.D.G. : Vertenze in atto, Situazione ATAC, Comunicazioni.

Si richiede massima partecipazione

 
Convegno Lavoro e Salute dei turnisti OR.S.A Ferrovie PDF Stampa E-mail
Mercoledì 09 Gennaio 2019 19:35

Importante partecipazione al Convegno organizzato da OR.S.A. Ferrovie sul tema : “Lavoro e salute dei Turnisti”.

I lavori sono iniziati con la relazione introduttiva di OR.S.A. Ferrovie e sono proseguiti con gli interventi dei Relatori, concludendosi con una tavola rotonda che ha coinvolto Istituzioni e Imprese.

Un vivo dibattito su un tema di grande attualità, con cui si è cercato di analizzare uno dei principali quesiti del nostro tempo: “Cosa comporta per il lavoratore e quali costi per la collettività la continua rincorsa alla produttività aziendale?”.

In particolare sono state affrontate le conseguenze che scaturiscono: dalla compressione del riposo giornaliero, dalla frequenza delle notti, dall’anomala fruizione dei pasti, da turni aciclici, dalle deroghe alle Leggi in materia di Orario di Lavoro e quali possibili soluzioni in grado di contemperare le esigenze dei lavoratori e delle aziende.

A conclusione della giornata OR.S.A. Ferrovie e i relatori hanno deciso di dare continuità al tema affrontato, quindi di proseguire il lavoro attraverso un reciproco rapporto di collaborazione e ricerca.

 
MACCHINISTI: PERCHE? SI MUORE A 64 ANNI ? PDF Stampa E-mail
Mercoledì 09 Gennaio 2019 19:26

di Gallori Ezio

da http://www.webalice.it/dardie/MACCHINI.HTM

 

 

 

MACCHINISTI:

PERCHE’ SI MUORE A 64 ANNI ?

 

Quando, a fine degli anni 70, le F.S. diffusero i dati sulla mortalità dei ferrovieri (72 anni) emerse il dato preoccupante della precocità esistente per i macchinisti (64 anni).

Pensavamo che questo dato fosse in relazione al lavoro, ai disagi, allo stress e da queste analisi partirono alcune rivendicazioni e lotte autogestite dai vivaci consigli dei delegati all’epoca esistenti.

Queste lotte portarono ad un notevole balzo in avanti sulla qualità della vita e soprattutto sull’orario di lavoro con la conquista del DPR 374 che, se pur censurato successivamente della fase E, prevedeva il divieto delle due notti consecutive (rivendicazione avanzata già da Augusto Castrucci, fondatore di IN MARCIA, nel 1908 !!) rappresenta ancora oggi un punto di riferimento contro “la flessibilità” e le “deregolamentazioni” volute dalle F.S. e dai confederali.

Ma queste nostre analisi erano solo parziali, non perché il lavoro ed i disagi non incidano sulla qualità della vita, ma perché la scienza non ci aveva ancora portato a conoscenza dell’ambiente inquinato delle cabine di guida dei locomotori che come vedremo sono fonte certa di malattie e perfino causa di morte.

D’altra parte l’innegabile miglioramento dell’orario di lavoro non ha portato allo sperato allungamento della vita, la cui durata ancora oggi risulta più bassa perfino che nel tribale e faticoso periodo del vapore.

Un altro dato che conferma i danni prodotti dall’inquinamento delle cabine di guida si rileva facilmente dal confronto con il personale viaggiante che pur, avendo una vita simile alla nostra, non è penalizzato con quella precocità di morte come lo siamo noi.

Le esperienze e soprattutto lo sviluppo della ricerca medica e scientifica ci danno la certezza di dover lavorare in questa direzione per eliminare quei danni alla salute che in relazione alla sensibilità del proprio fisico colpiscono più o meno tutti noi.

La moltitudine di “inidonei”, la presenza di una vostra gamma di malattie anche rare e una serie di morti, che avendo superato i cento casi (amianto) sono già definite dalla scienza medica “epidemie”, sono i risultati incontestabili di questa situazione.

L’argomento della salute, troppo trascurato dai sindacati e perfino dallo stesso CoMU, è di estrema attualità e presenta infinite sfumature e ricerche tali da costringerci in questo articolo solo ad esaminare in breve alcuni filoni principali.

 

AMIANTO

Quando nel 1982, a seguito di fortunose circostanze, la rivista IN MARCIA denunciò la pericolosità dell’amianto i dirigenti F.S., il sanitario F.S. ed i sindacati risposero tutti in coro tranquillizzando il personale …

“E’ come bere un bicchiere di vino …” disse il dott. GORI, massimo responsabile del servizio sanitario F.S. … Qualche mese fa il tribunale di Torino, su richiesta del P.M. Guariniello lo ha condannato per omicidio colposo a un anno e 4 mesi di reclusione, così come ha condannato il capo servizio trazione dell’epoca, ing. Camposano, ad un anno e 4 mesi di reclusione nonché al pagamento, per il danno biologico causato, di 700-800 milioni per alcuni deceduti che si sono costituiti in giudizio.

Fra questi vi era anche la moglie di un ferroviere che aveva contratto il male indirettamente per il solo fatto di aver lavato gli indumenti al proprio congiunto.

Questi dottori e questi dirigenti sapevano della cancerogenità dell’amianto, così come lo sapeva la comunità scientifica di tutto il mondo, ma in Italia la legge specifica che vietava l’uso, la produzione e la commercializzazione dell’amianto è venuta solo 10 anni dopo (legge 257 del 1992). Sull’onda della pubblicazione della legge ci furono riconoscimenti di danni alla salute subiti da alcuni macchinisti non solo riguardanti il tumore alla pleura (mesotelioma) ma anche all’apparato gastrointestinale (Ferrazzino di Pisa) e della pelle (Mazzinghi di Livorno).

Dopo l’applicazione di è ristretta e non ci risulta che nessun macchinista abbia usufruito per il danno biologico subito dell’aumento dell’anzianità della pensione (1,5 ogni anno) previsto nella legge.

Eppure il prof. Cesare Maltoni, che cura e segue i tumori d’amianto, ha già registrato nelle F.S. 145 casi accertati di cui ben 81 di macchinisti (… e perfino la moglie di 1 macchinista).

La lotta per l’applicazione (e la modifica) della legge sull’amianto è tuttora in corso anche perché dopo il 2000 si registreranno i picchi di mortalità più alti avendo l’amianto una incubazione di 30-40 anni. Questa lotta è portata avanti dalla AEA (associazione esposti amianto) di cui alcuni ferrovieri sono fondatori e dirigenti. Fra questi c’è Mandosio di Vicenza ed al quale, conoscendo le sue disponibilità e quelle dell’associazione, tutti possono rivolgersi. Comunque, gli ultimi studi medici hanno accertato che il danno prodotto dall’amianto non è solo ai polmoni dove le fibrille arrivano per inalazione, ma anche allo stomaco e all’intestino.

In proposito disponiamo di una approfondita relazione medica fatta per un macchinista di Treviso dal prof. Berrino dell’università di Milano.

 

CAMPI MAGNETICI

I primi studi sulla pericolosità dei campi magnetici risalgono solo a 20 anni fa, ma si stanno intensificando man mano che si sviluppano le certezze dei danni alla salute. Nei paesi d’avanguardia in questa ricerca si cominciano ad abbattere fabbricati, a deviare strade e soprattutto sono già operanti leggi che salvaguardano la salute dei lavoratori e dei cittadini.

Da noi ci sono poche leggi regionali e pare che nel 1999 sarà data vita ad una legge nazionale che da una nostra lettura è del tutto insufficiente perché non recepisce i dati prudenziali sostenuti dalla ricerca medica e fatti propri da tutti quei comitati popolari che nascono contro gli elettrodotti e le antenne di ripetizione per i telefoni cellulari.

La scienza infatti ha stabilito che l’esposizione prolungata non superi lo 0,2 microtesla. Se si pensa che sui locomotori troviamo punti con 8-10 microtesla si può immaginare il rischio che corriamo. E’ stato accertato che i campi magnetici scompongono la cellula, riducono o bloccano la produzione di melatonina (antitumorale) e innalzano la temperatura del sangue.

Le leucemie, i linfomi, i tumori al cervello (gliomi), i seminari, il melanoma e soprattutto il rarissimo tumore della mammella nel marchio (specifico dei campi magnetici) sono le malattie più gravi seguite da un’infinita di minori (disturbi della vista, dell’udito, depressione, mal di testa, ecc.).

Nelle nazioni dove sono state eseguite ricerche epidemiologiche sui macchinisti (Svezia, Inghilterra, Svizzera) sono state riscontrate mortalità precoci dovute ai fenomeni denunciati.

Anche in Russia sono state fatte approfondite ricerche alle quali ha partecipato lo scienziato del CNR italiano prof. Villoresi arrivando ad evidenziare il rapporto causale fra infarto dei macchinisti e campi magnetici.

In Italia non si fanno ricerche, né indagini epidemiologiche, ma col solo nostro tam-tam siamo a conoscenza nella nostra categoria di ben 14 casi di leucemia, di molti tumori al cervello, di linfomi e di ben 4 tumori alla mammella nel maschio che come abbiamo detto sono rarissimi e specifici dei campi magnetici.

Siamo già partiti con alcune cause pilota, tuttora in corso, ma il continuo arretramento sociale, la ripresa della prevalenza della medicina istituzionale e la scomparsa dei “pretori d’assalto” nella giustizia ci fa temere per risultati ingiustamente negativi.

Per questo bisogna ancora lottare, promuovere interesse scientifico e sociale, spingere per nuove leggi che tutelino lavoratori e cittadini da queste onde invisibili che attraversano il nostro corpo.

Le F.S., coinvolgendo qua e là qualche USL, stanno facendo ricerche sui locomotori, ma a noi pare che queste ricerche siano fatte solo per “tranquillizzare” casi come fecero per l’amianto.

I dirigenti delle F.S. si sentono protetti dalle attuali leggi che prevedono la possibilità di valori elevati nelle esposizioni brevi e non prevedono alcun limite nelle esposizioni prolungate che a noi interessano.

 

RUMORE – RETINE – VIBRAZIONI – MANCANZA DI SONNO

Dopo i filoni delle malattie sopra accennati un’altra serie di insidie minacciano la nostra salute. Alcune come il rumore sono già in avanzati studi e esiste una buona legislatura specifica (legge 277/91) purtroppo da noi largamente disattesa. Per altre malattie invece come i disturbi alla vista (cadute di retine, ecc.), le vibrazioni con le artrosi e altre malattie legate alla colonna vertebrale, gli studi sono più arretrati ma già si individuano le casualità legate al mestiere.

Sul rumore in particolare esiste ormai nei macchinisti una vostra “epidemia” tanto da essere “eccezioni” coloro che raggiungono la pensione senza disturbi di ipoacusia.

La legge sul rumore prevede la “zona di rischio” quando si superano gli 80 decibel e l’applicazione di norme e strumenti protettivi. Purtroppo sui locomotori si supera questa soglia e la lunga esposizione e una moltitudine di picchi particolari fanno il resto … (ingressi in galleria, incroci di treni, frenature, fischi, ecc.).

Se si pensa che gli studi sui campi magnetici, con l’innalzamento della temperatura, danneggiano anche loro l’udito, diventa davvero difficile, dopo anni di macchina, poter conservare un udito normale fino alla pensione.

Vogliamo ricordare che la perdita dell’udito non danneggia solo i rapporti di relazione sociale ma incide in una vastissima gamma di malattie tanto da teorizzare trattati medici dal titolo: Il rumore uccide.

Sui disturbi alla vista e sulla caduta della retina ci sono i primi studi che riguardano i lavoratori dell’autotrasporto mentre per i macchinisti le esperienze più avanzate sono state fatte in Francia dove si sono addirittura cambiati i sistemi di illuminazione del tunnel sotto la Manica ed i vetri ai locomotori. In Italia abbiamo molti casi e soprattutto molti inidonei e proprio ora siamo partendo con le richieste di riconoscimento legate al lavoro …

Un discorso ancora più arretrato, ma che sicuramente arriverà, e quello della mancanza del sonno e dei cicli notte-giorno, dove una nostra indagine consentirà a studiosi di arrivare a qualche conclusione.

Altre malattie legate al mestiere potrebbero essere quelle causate dalle repentine escursioni termiche (caldo-freddo) che sicuramente incidono sul fisico e sulla salute.

 

CONCLUSIONI

Come si vede le malattie legate al lavoro e all’ambiente sono tante anche se tutti, quando stanno bene, non ci credono e pensano di esserne indenni. Qualcuno poi, quando ne è affetto, crede di risolvere il problema rivendicandone “la causa di lavoro” sfoderando articoli di legge, qualche relazione medica affermativa e chiamando in giudizio l’azienda o qualche dirigente.

Un percorso troppo facile per essere coronato dal successo e che spesso, in caso di sentenza sfavorevole, viene utilizzata dalle F.S. per vincere anche le cause seguenti.

Il suggerimento che l’esperienza c’insegna e quello ci raggruppare le malattie similari, legarsi a scienziati, medici e ricercatori qualificati e impegnati a difendere la propria ricerca e professionalità, farsi tutelare da avvocati specializzati in queste leggi particolari, formare movimenti che diano luogo a convegni che spingono per l’applicazione di leggi o per conquistarne nuove. Sul piano sindacale invece occorre porre con forza il problema della salute, assieme a quello della sicurezza, non in termini generici ma impegni concreti e definiti (visite mediche, ricerche epidemiologiche, studi europei, interventi dell’USL, del CNR e dell’istituto superiore di prevenzione salute sul lavoro, ecc.).

Come si vede c’è molto da lavorare e da lottare ma questo sarà possibile se la sicurezza e la salute diventano un patrimonio primario e rivendicativo di tutti i lavoratori.

Gallori Ezio

 

 
Volantino sciopero 17 Gennaio 2019 PDF Stampa E-mail
Mercoledì 09 Gennaio 2019 16:38

Un anno e mezzo.

Tanto è passato da quando è stata effettuata l’ultima attività di depolverizzazione nelle gallerie delle metropolitane. Situazione che ci ha indotto già oltre un anno fa a presentare un esposto presso la Procura, vista l’essenzialità di tale attività in ambienti dove si concentrano polveri, sottili, grafite, ferro e altri inquinanti potenzialmente cancerogeni come la polvere di silice causata dalla sabbia usata per le frenature.

Ad oggi,nonostante l’appalto concluso e le rassicurazioni dell’Atac l’attività non è ancora ripresa, costringendo il personale, in primis macchinisti (che scontano anche l’assenza di pause nei turni di condotta), agenti di stazione e operai, a lavorare per ore in ambienti malsani e nocivi per la salute, come rilevato anche in una recente indagine condotta dall’associazione AriAmbiente.

Altro tema cruciale su cui da anni portiamo avanti una battaglia è la sicurezza dei lavoratori front line di Atac, sempre più spesso vittime di aggressioni per il solo fatto di indossare una divisa, individuati a torto dalla cittadinanza come capro espiatorio di un servizio non all’altezza di una capitale europea. Disservizi portati all'attenzione di tutte le istituzioni e di cui i lavoratori sono i primi a subirne le conseguenze, dai bus che vanno a fuoco (sono già due nel 2019), alla mancanza di mezzi, alla vetustà di quelli in circolazione soprattutto su linee di superficie con vibrazioni ed eccessiva rumorosità di molte vetture in circolazione e su ferrovie concesse vista l'inaffidabilita' dei molti materiali ferroviari in uso; senza dimenticare i riflessi che tutto questo ha sulla salute degli stessi dipendenti con un netto aumento delle malattie professionali. Nonostante la piaga delle aggressioni sia ormai diventata una vera e propria social crisis si continuano a far circolare mezzi con il pulsante di emergenza guasto, o a lasciare il personale di stazione da solo anche nella delicata fase di apertura e chiusura delle stesse.

Sicurezza messa in secondo piano anche sulla metro C dove il personale, addetto a una pluralità di mansioni vista la peculiarità della linea, non viene sottoposto alle necessarie attività formative nonostante siano previste anche da un accordo tra Atac e Ustif, e sulle linee metroferroviarie, con il restringimento dei presidi in particolare di DL e manovratori.

SULLA SALUTE E SULLA SICUREZZA DEI LAVORATORI NON SI SCHERZA!

GIOVEDI’ 17 GENNAIO SCIOPERO DI 24h IN ATAC DALLE 8.30 ALLE 17.00 E DALLE 20 A FINE SERVIZIO

 

 
Proclamazione sciopero 24 ore del 17 Gennaio 2019 + modalita' PDF Stampa E-mail
Domenica 30 Dicembre 2018 10:24

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Servizio 31 Dicembre 2018 PDF Stampa E-mail
Domenica 30 Dicembre 2018 10:20

 
Sicurezza stazioni metroferroviarie PDF Stampa E-mail
Domenica 30 Dicembre 2018 10:16

 
Osservazioni progetto SAP PM PDF Stampa E-mail
Domenica 16 Dicembre 2018 17:19

 
Anomalie concorso capo operatori armamento PDF Stampa E-mail
Domenica 16 Dicembre 2018 17:15

 
Dirigenti alla SPA ... e io pago!!! PDF Stampa E-mail
Venerdì 14 Dicembre 2018 17:27

 

 
« Chi lotta non sarà mai schiavo, ciao Sigaro» PDF Stampa E-mail
Venerdì 14 Dicembre 2018 00:00

 
Gestione guasti apparecchiature e personale cat PDF Stampa E-mail
Martedì 11 Dicembre 2018 19:13

 
IN ITALIA SI MUORE DI LAVORO PDF Stampa E-mail
Sabato 08 Dicembre 2018 17:54

Un ragazzino di diciannove anni muore mentre faceva consegne per due spicci. Un cassiere muore di infarto durante il turno al supermercato e nessuno smette di battere scontrini. Un vigile del fuoco rimane ucciso nell’inferno che tenta di spegnere.

Secondo l’Osservatorio Indipendente morti sul lavoro, al 5 dicembre 2018 le morti bianche sono 670, oltre 1280 se si contano i morti sulle strade e in itinere. Dati allarmanti che non sono stati mai stati così alti da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio, dedicato ai sette lavoratori morti in modo disumano, nel tragico rogo “impunito” della Thyssenkrupp di Torino.


In questi undici anni si sono succeduti cinque governi senza che nessuno abbia fatto qualcosa di concreto per far diminuire queste tragedie. E le morti sono aumentate, sempre, costantemente, in ogni settore.

Il fatto è che non dovrebbe cambiare la legislazione, quella c’è: il D.L.626/94 e le successive modifiche, hanno di fatto ammodernato un sistema che non era degno di un paese che si autoincensa a civilizzato.

Quando la morte arriva, si verifica immediatamente e solamente se il lavoratore fosse in regola con tutto quello che gli competeva; Non importa la fretta imposta dal datore di lavoro, non importa il doppio turno per arrivare ad uno stipendio dignitoso, non importano gli strumenti di lavoro a disposizione fatiscenti, il contratto a termine per il cui rinnovo si tacerebbe su tutto, lo stipendio bloccato per ripicche tra istituti, gli appalti che garantiscono tutti tranne le maestranze. Il problema è sociale, di mentalità diffusa. Il capitalismo galoppante impone ritmi serrati, la corsa alla produzione, la corsa all’approvvigionamento, al consumo; negozi aperti h 24, turni spezzati che distruggono le giornate o turni infiniti che distruggono le famiglie, cooperative e sindacati blasonati che mercificano lavoratori con stipendi a ribasso giustificati dalla mancanza di occupazione.

Tutto andrebbe cambiato, riportato sui giusti binari, cercando di rimettere al centro di questa complessa equazione non il prodotto, ma l’uomo. L’uomo nella sua dignità di lavorare per un compenso giusto, l’uomo nel suo diritto di lavorare serenamente, con passione, con orari consoni, ambienti puliti. Così il dovere di lavorare smette di essere tale e diventa piacere, diventa compartecipazione felice alla produzione aziendale. Questa dovrebbe essere la normalità: lavorare per vivere e non vivere per lavorare.

Potremmo guardare ad esempio a paesi come Svezia e Danimarca, i quali stanno saggiamente riducendo gli orari di lavoro per garantire all’individuo di riappropriarsi dei sui tempi, dei suoi spazi, per tornare ad essere parte del processo formativo dei propri figli, membro attivo della propria comunità; esseri umani prima che risorse umane, svincolati da uno stress sempre più forte che costringerebbe lo stato a spese sanitarie indirette e porterebbe a carrozzoni di malati cronici, depressi, improduttivi. Insomma cercano di porre rimedio agli effetti perversi dell’appropriazione capitalistica.

Atac, invece, non fa altro che seguire la tendenza italica, europeista, giocando al ribasso sulla vita dei lavoratori e sui servizi offerti agli utenti: la qualità si accantona rispetto ad una quantità di cui nessuno, fondamentalmente, ha bisogno. L’indignazione non serve. Sono tutte parole sprecate. E’ urgente cambiare!

Roma li, 08 Dicembre 2018
 

 

 
Problematiche Metro C PDF Stampa E-mail
Mercoledì 05 Dicembre 2018 08:40

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Pulizia cabine guida materiali Roma lido PDF Stampa E-mail
Martedì 04 Dicembre 2018 20:26

 
Cena fine anno Or.S.A. TPL PDF Stampa E-mail
Mercoledì 28 Novembre 2018 00:00

Anche quest'anno, come ogni anno, ci ritroveremo per conoscerci, salutarci, stare in compagnia e cercare insieme ulteriori stimoli per affrontare un nuovo anno di lotta.

La cena si terra' il 17/12/2018 presso il ristorante " CESARINO E LA PERLA" dalle  20.30 in poi.

di seguito tutte le informazioni sulla location

Per ragioni organizzative l' adesione deve essere data ai responsabili di settore

entro e non oltre  lunedi 10/12/2018

 

Cesarino e La Perla

Indirizzo: Via Romana, 12, 00043 Ciampino RM

Telefono:06 796 0026

http://www.cesarinoelaperla.it

 Menù :

Antipasto misto di mare

paccheri ricciola vellutata di piselli con pistacchi

tonnarelli pesce spada pomodorini olive

spigola  pomodorini gamberi cozze

frittura

contorni misti

dolce/caffè/ammazzacaffè 

 

In occasione della cena verrà raccolto il consueto contributo volontario destinato a varie attività di supporto ai colleghi


Vi chiediamo, altresì, di comunicare entro i tempi indicati la preferenza del menù ed eventuali esigenze particolari, quali: celiachia, intolleranze alimentari ed altro.

 Controllate in agenda e fateci sapere per le conferme attraverso i soliti canali.

"Chi lotta può perdere,
chi non lotta ha già perso"

Ernesto Che GuevaraieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/paura-e-coraggio/frase-781

 

 
Locali personale movimento RM-Lido PDF Stampa E-mail
Martedì 27 Novembre 2018 13:28

 
Criticità metroferro e disp.op. 75/2017 PDF Stampa E-mail
Lunedì 26 Novembre 2018 18:48

 
Situazione reparto SMR MA - MB/B1 - RL PDF Stampa E-mail
Domenica 25 Novembre 2018 12:27

 
Pulizia parabrezza materiali RM-VT PDF Stampa E-mail
Domenica 25 Novembre 2018 12:25

 
Criticità personale viaggiante Roma-Viterbo PDF Stampa E-mail
Domenica 25 Novembre 2018 12:18

 
COMUNICATO INDAGINE AMBIENTALE METRO A/B PDF Stampa E-mail
Giovedì 22 Novembre 2018 11:29

Sono già due rilevazioni diffuse da Atac che rassicurano sulla salubrità delle gallerie metro di Roma. L'ultima è quella dell’Università di Tor Vergata.

Da agosto 2017 nelle stesse gallerie non viene effettuata nessuna attività di depolverizzazione. Le gallerie, le cabine e i convogli metropolitani, i locali tecnologici sono sommersi da una polvere nera per noi per niente rassicurante.
I nostri vestiti e le nostre narici ne sono impregnati, ad ogni respiro ne percepiamo il peso. Invece per i dati diffusi sembrerebbe che li sotto i romani possono contare su una qualità dell'aria migliore di quella che normalmente respirano in superficie. A questo punto perché non considerare le gallerie metro di Roma come luoghi di CURE TERMALI a costo zero, dove i cittadini romani respirando a fondo le polveri nere prodotte dal passaggio dei treni potrebbero avere sicuramente sollievo per i loro bronchi e polmoni quotidianamente affaticati dall' inquinamento di superficie?
Perché poi spendere circa nove(9) milioni di euro di soldi pubblici per un nuovo appalto di depolverizzazione se in assenza totale o quasi di qualsiasi attività di bonifica da un anno e mezzo la situazione nelle gallerie metro sarebbe così rosea?

 
Problematiche Roma Lido PDF Stampa E-mail
Martedì 20 Novembre 2018 18:59

 
Ingombro stradale linee 520/720 PDF Stampa E-mail
Martedì 20 Novembre 2018 18:55

 
Denuncia indebite pressioni Metro A PDF Stampa E-mail
Domenica 18 Novembre 2018 15:49

 
Criticità " Mense" PDF Stampa E-mail
Giovedì 15 Novembre 2018 12:25

 
Ritardo nel conferimento parametro DL PDF Stampa E-mail
Giovedì 15 Novembre 2018 12:21

 
Comunicato Or.S.A. TPL Referendum 11/11/18 PDF Stampa E-mail
Martedì 13 Novembre 2018 10:00

COMUNICATO STAMPA

Il referendum tenutosi nella giornata di domenica, riguardante la messa a gara del servizio di trasporto pubblico locale di Roma, ha dato un’indicazione chiara e univoca: i cittadini vogliono che il servizio resti pubblico.
Solo il 16,4% dei romani si è recato alle urne delegittimando de facto la consultazione, che per la sua validità aveva bisogno del raggiungimento del quorum fissato al 33%.
Il becero tentativo di strumentalizzare la comprensibile frustrazione dei cittadini per fini politici e per favorire la privatizzazione è stato quindi rispedito al mittente. Così come le aspirazioni dei lobbisti del settore che aleggiavano dietro questa campagna…
I cittadini romani non si sono bevuti le menzogne propinate dal comitato referendario, come l’assunto che con una gara si sarebbero risolti i problemi della mobilità nella capitale. Quando invece quel 20% di servizio già oggi affidato tramite bando di gara e gestito da una società privata è quello che funziona nella maniera peggiore.
Questo risultato è tuttavia lungi dal rappresentare un punto di arrivo, perché i problemi sul campo sono tanti e variegati.

Innanzitutto va rilanciata una gestione virtuosa di Atac, divorata per anni da un sistema clientelare di matrice politico-sindacale.

Va rilanciata la mobilità romana nel suo complesso, che ad oggi sconta un grave deficit infrastrutturale causato da definanziamento e politiche miopi.

Vanno migliorate le condizioni dei lavoratori, che scontano sulla propria pelle i tagli di spesa in termini di aumento dei carichi di lavoro e diminuzione del salario, e spesso subiscono le aggressioni di un’utenza inferocita dai disservizi e dalle campagne stampa denigratorie.

Ma soprattutto va continuata la battaglia contro le privatizzazioni, visto che il prossimo anno scadrà l’affidamento ad Atac delle ex ferrovie concesse di proprietà della Regione.

Noi non ci fermiamo, la lotta continua.

Roma, lì 13/11/2018
La Segreteria Provinciale di OrSA TPL Roma

 
SOLIDARIETA’ A NUNZIO D'ERME, MARCO BUCCI E MARCO LIONDINO PDF Stampa E-mail
Martedì 13 Novembre 2018 00:00

Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza ai compagni NUNZIO D'ERME,MARCO BUCCI e MARCO LIONDINO, dopo le assurde condanne inflitte in primo grado dal tribunale di Roma; particolarmente pesante ed ingiustificata la condanna a 3 anni e 10 mesi inflitta a NUNZIO D'ERME se rapportata ad esempio a quella inflitta ai quattro poliziotti condannati nel caso del povero FEDERICO ALDROVANDI ( 3 anni e 6 mesi).

E’ evidente il segnale dato a chi a Roma fa movimento e contrasta razzismo e neofascismo che invece risultano godere di piena agibilità politica e impunità, approfittando del senso di frustrazione indotto dalla crisi per indurlo a risposte sbagliate e controproducenti. Fra tali gruppi Militia Christi, noto per il carattere fondamentalista, estremista e oscurantista, incline al mantenimento, anzi al peggioramento dello status quo e a bloccare ogni vera lotta per il cambiamento.

 

 

 
PRIMA DISTRUGGONO, POI PRIVATIZZANO : VOTA NO! PDF Stampa E-mail
Giovedì 08 Novembre 2018 10:50

PRIMA DISTRUGGONO, POI PRIVATIZZANO : VOTA NO!

UN RINGRAZIAMENTO AI RAGAZZI DI POTERE AL POPOLO CHE HANNO TROVATO UN ALTRO MODO DI COMUNICARE IL GRANDE BLUFF DELLE PRIVATIZZAZIONI E LE SUE RICADUTE SEMPRE SUI SOLITI NOTI :

GLI UTENTI E IL POPOLO CHE HA PERSO LA SOVRANITA’!

"PRIMA DISTRUGGONO E POI PRIVATIZZANO!" ECCO IL RAP DI PAP! ?

https://www.facebook.com/poterealpopolo.org/videos/307747636725714/

Siamo saliti sui treni della metro di Roma per comunicare in maniera un po' diversa dal solito volantinaggio perché bisogna opporsi alla privatizzazione del trasporto pubblico... Un modo per svegliare le persone dalla rassegnazione e per strappargli un sorriso dalla rabbia...

Per saperne di più: https://poterealpopolo.org/atac/ - qui troverete la nostra analisi e le nostre proposte di cambiamento alla situazione attuale!

Potere al Popolo - Roma

 
Attivo Or.S.A. TPL - 14/11/2018 PDF Stampa E-mail
Martedì 06 Novembre 2018 08:43

Mercoledì 14 Novembre 2018 ore 09,00 attivo Or.S.A. TPL presso la sede di Via di Porta S. Lorenzo 8 (Bin 1 stazione Termini)

O.D.G. : Insediamento Segreteria, Nomina Struttura Organizzativa, Vertenze in atto, Situazione ATAC, Comunicazioni, problematiche varie organizzazione interna.

Si richiede massima partecipazione

 
I° CONGRESSO PROVINCIALE Or.S.A. TPL ROMA - 26 OTTOBRE 2018 PDF Stampa E-mail
Sabato 27 Ottobre 2018 13:51

Venerdì 26 Ottobre si è svolto il primo Congresso Or.S.A. TPL Roma che ha conivolto tutti i rappresentanti dei vari settori del TPL Romano e ha visto la partecipazione di figure storiche del sindacato Or.S.A. TPL Roma e del Segretario Regionale di Or.S.A. Ferrovie. Durante i lavori e' stato eletto il nuovo Segretario Provinciale Fulvio Spelonca e la nuova Segreteria. Seguira' la nuova Struttura Organizzativa.

Di seguito trovate la Relazione Introduttiva Congressuale, il Documento Politico Finale, e la composizione della nuova Segreteria.

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Referendum Privatizzazione PDF Stampa E-mail
Martedì 09 Ottobre 2018 11:17

 
Walter Rossi : Un ricordo senza pace! PDF Stampa E-mail
Lunedì 01 Ottobre 2018 14:25

 
SOLIDARIETA’ A MICAELA PDF Stampa E-mail
Mercoledì 26 Settembre 2018 18:10

Pensavamo, o meglio speravamo che dopo la figuraccia di aver sospeso una lavoratrice che  aveva osato dire davanti alle telecamere la palese verità sulle pessime condizioni dei settori manutentivi (recentemente confermato anche dalla magistratura)Atac  avesse il buon senso di chiudere la partita con un’uscita di basso profilo riammettendola  al suo posto di lavoro. Invece questa governance è andata  oltre. Ha licenziato Micaela.
Come nei peggiori  regimi si è scelta la via della repressione  sperando di intimidire  il senso civico  di chi è pronto a denunciare i rischi sicurezza/salute per i  lavoratori ed utenti di una manutenzione insufficiente per mancanza di organici e pezzi di ricambio.   
Atac necessiterebbe di ben altro. Invece di reclamare il rispetto di un codice etico che nessuno si è mai sognato di richiamare  per chi trascinava  Atac, un’azienda pubblica, al fallimento, Comune e governance aziendale  dovrebbero  accelerare i tempi per gli  interventi, più volte promessi,  per la messa in  sicurezza dei mezzi obsoleti diventati ormai anche pericolosi per utenza e lavoratori. 
In questo momento siamo vicini a  Micaela Quintavalle , pronti  a sostenere ogni iniziativa che verrà organizzata  per il suo immediato reintegro.  Un abbraccio solidale a  Micaela.

 
Federico Aldrovandi, ragazzo PDF Stampa E-mail
Martedì 25 Settembre 2018 12:22

 
Richiesta chiarimenti relativi a fruizione congedi sangue PDF Stampa E-mail
Giovedì 20 Settembre 2018 22:08

 
Congresso Provinciale Or.S.A. TPL - ROMA -AGGIORNAMENTO- PDF Stampa E-mail
Giovedì 20 Settembre 2018 16:06

IMPORTANTE

PER MOTIVI LOGISTICI IL CONGRESSO E' STATO POSTICIPATO AL

26 OTTOBRE ALLE ORE 9,30

RICEVERETE INDICAZIONI VIA MESSAGGIO,WA,TELEGRAM.

GRAZIE

 
Un Anno di Polveri! PDF Stampa E-mail
Martedì 18 Settembre 2018 16:15

 
Fonogramma Disposizione Graduatorie Personale di Condotta PDF Stampa E-mail
Venerdì 14 Settembre 2018 15:12

 
Fonogramma Disposizione Divise Aziendali PDF Stampa E-mail
Mercoledì 12 Settembre 2018 09:59

 
Attivo Or.S.A. TPL - 10/09/2018 PDF Stampa E-mail
Giovedì 30 Agosto 2018 09:53

Lunedì 10 Settembre 2018 ore 09,00 attivo Or.S.A. TPL presso la sede di Via di Porta S. Lorenzo 8 (Bin 1 stazione Termini)

O.D.G. : Vertenze in atto, Situazione ATAC, Comunicazioni, problematiche varie organizzazione interna.

Si richiede massima partecipazione e puntualita' vista la  disponibilita' della sala fino alle ore 12.00

 
Genova 18/08/2018 PDF Stampa E-mail
Sabato 18 Agosto 2018 16:32

La politica corrotta e genuflessa alle lobby finanziarie che da loro riceve prebende e soldi e' la responsabile principale della tragedia di Genova.

Nel giorno dei funerali Or.S.A. TPL Roma si stringe in un abbraccio solidale ai famigliari di tutte le vittime. Cosi' come ricorda con affetto Claudio Lolli, un artista che con parole e musica ha per tutta la vita combattuto contro questo sistema e le sue barbarie.

Ciao Claudio.

 
Coraggio Micaela PDF Stampa E-mail
Mercoledì 01 Agosto 2018 16:18

Molte cose ci dividono dai colleghi di Cambiamenti ma in molte battaglie siamo stati fianco a fianco, dalla 148 alle denunce sulle tematiche della sicurezza.
Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle quanto siano strumentali certi provvedimenti disciplinari, con i quali le aziende cercano di mettere a tacere chi denuncia con serietà e scrupolo le condizioni insopportabili in cui è costretto a lavorare.
Non abbiamo mai lasciato soli Dante, Ilario e Valentino, Stefano, Gianluca... solo per citarne alcuni.
Ci uniamo quindi a chi denuncia con sdegno la destituzione della collega Micaela Quintavalle e ci auguriamo di vederla al più presto come in questa foto: serena, sorridente e sul posto di lavoro.
Continuiamo a pensare che chiunque svolga il suo compito con competenza e serietà sia un valore aggiunto in un'azienda sana, non un pericolo da eliminare.
Coraggio Micaela.

 
Comunicato Or.S.A. TPL sciopero 26 luglio 2018 PDF Stampa E-mail
Venerdì 27 Luglio 2018 18:50

 
ENNESIMA VERGOGNA! PDF Stampa E-mail
Mercoledì 25 Luglio 2018 17:14

Altro accordo storico partorito dalle argute menti dell’azienda  e dalla solita combriccola dei firmotutto di CGIL-CISL-UIL -UGL e della new entry di FAISA Confail .
Riguarda autisti e operai superficie che riusciranno a mettersi in tasca il premio previsto se il loro stabilimento  riuscirà ad effettuare un numero "X" di milioni di Km, variabile da rimessa a rimessa, e se  loro non saltano  nessuna corsa e non saranno  mai assenti.  
Una pensata che ricorda quella che fece qualcun altro  a Trambus  anni fa (il premio con tanto di show in un teatro dato al bravo tranviere  sempre presente, mai ammalato) abortita alla prima edizione.

Più corse fai, più guadagni. SIAMO AL COTTIMO!! Alla faccia della sicurezza dei lavoratori e dell’utenza. 

Mentre  il vecchio sistema aziendale Trambus si accontentava del  miglior conducente, quello attuale di Atac , se possibile è andato oltre. Vorrebbe ridurre i lavoratori a tanti  criceti che girano senza sosta la ruota  della rimessa per raggiungere i milioni di chilometri previsti dallo “storico”  accordo. Chi rallenta, perché  si ammala, prende la 104 o peggio ancora  ferma il bus per guasto  oltre a rimanere  fuori dal premio rischia di diventare  il capro espiatorio della rimessa per il mancato raggiungimento del  chilometraggio necessario per il  premio.

Insomma la guerra tra poveri. Una vergogna!!

Lavoratori scioperiamo compatti giovedì 26 luglio dalle 20:00 alle 24:00 .

La sicurezza e la nostra qualità della vita prima di tutto.  Altro che mancette!!

Se poi andiamo a sfogliare l’accordo il sospetto  che esso alla fine si rilevi l’ennesimo spot/fuffa di un sistema (politico/sindacale/dirigenziale) che non sa più che a santo affidarsi è molto alto. Vediamo perché.
L’accordo è datato 23 luglio ma il mese in questione è da considerarsi, stante l’intesa, pieno, ovvero a partire dal primo di luglio, ma in questi venti giorni o poco più, le vetture ferme per guasto sono state tante (avaria aria condizionata ecc.) e di conseguenza, i chilometri persi dalle singole rimesse sono già stati tantissimi. Una partenza ad handicap che indubbiamente allontana il raggiungimento del numero fatale.

Inoltre è in atto il piano ferie. E’ vero che nell’accordo si parla, furbescamente secondo noi, al netto del piano ferie,   ma è altrettanto vero che se esso fosse rispettato ogni rimessa avrebbe serie difficoltà ad arrivare  ai kilometri previsti. Quindi lo storico accordo confida che un bel po’ di lavoratori rinuncino spontaneamente  alle ferie programmate per restare al lavoro  nella speranza di poter ricevere in busta a novembre qualche euro in più. Se poi aggiungiamo che i lavoratori che dovessero fare questa scelta  dovranno attendere poi la prossima estate per godere del loro meritato e necessario recupero psico/fisico poiché in Atac, nonostante le normative vigenti e  l'ordine di servizio n°112 del 07/11/2016  volto al consumo delle ferie pregresse vige la consuetudine oramai consolidata di rifiutare sistematicamente qualsiasi richiesta di ferie inoltrata al di fuori dei periodi imposti, siamo certi che saranno pochissimi che si lasceranno ingolosire  dallo storico accordo.

Infine, ci chiediamo: i fornitori (quelli rimasti) saranno disposti ad  aumentare le consegne di parti di ricambio dei bus per avere la massima disponibilità di mezzi per   raggiungere l’obiettivo dei chilometri fissati, nel periodo considerato?

 
20 Luglio 2001 - 20 Luglio 2018 : CARLO VIVE! PDF Stampa E-mail
Sabato 21 Luglio 2018 13:40

DA http://www.osservatoriorepressione.info : 

“l’Italia è un Paese in cui si pratica la tortura,

ma si fa finta che non sia così.”

 
Volantino sciopero 26 luglio 2018 PDF Stampa E-mail
Mercoledì 18 Luglio 2018 11:41

 
Proclamazione sciopero 4 ore del 26 luglio 2018 + modalita' PDF Stampa E-mail
Mercoledì 18 Luglio 2018 11:39

 

 
PURTROPPO E' TUTTO VERO! PDF Stampa E-mail
Mercoledì 18 Luglio 2018 11:31

 
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