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"Arieccolo!!!" ... PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Mercoledì 08 Maggio 2019 14:25

Arieccolo...ne sentivamo la mancanza!

erano troppi giorni che il solito Menzoniero non sputava veleno e appunto "menzogne" sugli autoferrotranvieri Romani. Chissà se il loro padre padrone sì metterà mai l'anima in pace sul fatto che in nessun caso potra' entrare a mani basse nel Tpl romano.

Ritornando alle menzogne, come può un editore far uscire una notizia palesemente falsa? questi sotto sono i DATI (non le pugnette blaterate dal giornalaio) reali della produzione degli autoferrotranvieri Romani.

un segno positivo su tutti i settori ad eccezione dei Autobus,Tram e RomaViterbo in controtendenza visti i stranoti grandi problemi dovuti a mezzi vetusti e personale carente che purtroppo scontano.

Queste inoltre le parole che possiamo leggere sul sito della stessa Atac (https://www.atac.roma.it/page.asp?p=160&r=16925) : "08 Maggio 2019 : Atac, metro A e B: +5,4% di corse effettuate nel primo trimestre 2019 rispetto al 2018.
Servizio in crescita anche a marzo (+3,6%). La produzione complessiva arriva al 99% di quanto previsto.

Il mese di marzo ha confermato il buon andamento della produzione sulle linee A e B della metropolitana. I consuntivi mostrano una crescita del servizio del 3,6% rispetto a marzo 2018 con una percentuale di produzione complessiva pari a circa il 98% delle oltre 35 mila corse programmate per il mese." ... "Il buon andamento del mese di marzo conferma il trend positivo del servizio sulle linee A e B nel primo trimestre 2019. A consuntivo infatti la produzione è risultata in crescita del 5,4% rispetto al primo trimestre 2018." 

 

Senza parlare poi del pretestuoso attacco sulla malattia: nel 21° secolo ancora dobbiamo argomentare su istituti di salvaguardia della salute dei lavoratori e non sulle poche risorse messe in campo dalle aziende che potrebbero invece rimediare agevolmente ad ogni carenza improvvisa degli stessi, soprattutto se si parla di servizio pubblico.

Ma tutto questo al Menzoniero non interessa; interessa solamente denigrare i lavoratori per puro interesse privatistico di qualche editore compiacente.

La solita storia italiana, la terra dei cachi.

 
1° MAGGIO: PROLETARI DI TUTTI I PAESI UNITEVI! PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Mercoledì 01 Maggio 2019 07:58

”A furia di sentirsi dire che la lotta di classe è solo un nocivo ferrovecchio del passato, il 1° maggio 2019 in Italia rischia di trasformarsi in un anacronismo: la festa del lavoro che non c’è più. Ci sono la fatica e lo stress, ci sono gli orari spezzati, il ritorno del cottimo, le esternalizzazioni di rami d’azienda, i somministrati a termine, il caporalato digitale, il tariffario dei parasubordinati, il welfare aziendale differenziato, le false cooperative multiservizi con gare al massimo ribasso per l’assegnazione di appalti e subappalti”.
Così scrive “Repubblica” nel suo editoriale di oggi. Un lungo articolo che parla di lotta di classe, di proletari (ma non erano estinti?) di sfruttamento (altro termine, a lungo considerato obsoleto).
Perché la realtà a cui il capitalismo sottopone la stragrande maggioranza della società è spietata. E disegna un presente di devastazione profonda della vita di milioni di persone. La vita è un calvario, fatto di lavori precari e supersfruttati, di annientamento dello stato sociale, di sacrifici sempre maggiori.
Gli sfruttati vengono scagliati gli uni contro gli altri: giovani contro anziani, immigrati contro italiani, meridionali contro settentrionali. La classe dominante fa il suo mestiere; confonde le coscienze, crea falsi nemici perché non si possa scoprire che il nemico è chi detiene i mezzi di produzione, cioè il padrone. Che non ha nazione né bandiera se non quella del profitto. Così come gli sfruttati, quegli sfruttati che devono comprendere che solo unendosi e lottando possono spezzare la violenza del sistema capitalista nei loro confronti. Una violenza garantita e tutelata dalle leggi, dall’ordine costituito, dalla Costituzione democratica, figlia di una democrazia tutta a vantaggio della classe che detiene le leve del potere economico.
In queste condizioni, festeggiare il 1° maggio è come fare dell’umorismo ad un funerale. Riappropriamoci delle ragioni della lotta, del conflitto sociale, della lotta di classe. Perché questo sistema marcio va smantellato. Con la classe sfruttatrice non si dialoga, si lotta, una lotta che deve porre fine ad una dittatura asfissiante e oppressiva che distrugge l’esistenza di tanti proletari. “Repubblica” parla di “difficoltà a riconoscersi tra proletari”. Si tratta di un problema reale, provocato dal veleno riformista che, per decenni ha dilagato anche all’interno di una sinistra rinunciataria e imbelle.
Ben venga il 1 maggio, se serve a farla finita con la ricerca affannosa di nuove classi, di fantasiose ricostruzioni sociologiche che hanno sclerotizzato tanti compagni. Ben venga il 1° maggio se ci fa comprendere che la vera festa è quella da fare a chi opprime, se serve a far capire ai proletari di essere classe, la classe che può e deve spazzare via gli sfruttatori e il loro disumano sistema sociale ed economico.
(http://www.redmilitant.eu)

"Compagni!
Fin dal secolo scorso gli operai di tutti i paesi decisero di festeggiare ogni anno questo giorno, il giorno del Primo Maggio. Questo avvenne nel 1889, anno in cui, al congresso dei socialisti di tutti i paesi, tenutosi a Parigi, gli operai decisero che proprio oggi, nel giorno del Primo Maggio, quando la natura si sveglia dal sonno invernale, i boschi e le montagne si rivestono di verde, i campi e i prati si ornano di fiori, i raggi del sole diventano più tiepidi, vibra nell'aria la gioia della rinascita e la natura si abbandona alla danza e al giubilo - essi decisero che proprio oggi si dichiarasse al mondo intero, ad alta voce e apertamente, che gli operai portano all'umanità la primavera e la liberazione dalle catene del capitalismo, che gli operai sono chiamati a rinnovare il mondo in nome della libertà e del socialismo.
Ogni classe ha le sue feste preferite. I nobili istituirono le loro feste, in cui proclamavano il loro "diritto'' di spogliare i contadini. I borghesi hanno le loro, in cui "giustificano'' il "diritto'' di sfruttare gli operai. Anche i preti hanno le loro feste, ed esaltano in esse gli ordinamenti estenti, per cui i lavoratori muoiono nella miseria e i fannulloni sguazzano nel lusso.
Anche gli operai devono avere la loro festa e in essa devono proclamare: lavoro per tutti, libertà per tutti, eguaglianza per tutti gli uomini. Questa è la festa del Primo Maggio.
"
(Stalin, "Evviva il Primo Maggio", aprile 1912, Opere complete, vol. II, pag. 238)

 
Attivo Or.S.A. TPL - 20/05/2019 PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Lunedì 29 Aprile 2019 00:00

Lunedì 20 Maggio 2019 ore 09,30 attivo Or.S.A. TPL presso la sede di Via di Porta S. Lorenzo 8 (Bin 1 stazione Termini)

O.D.G. : Approvazione bilanci,Vertenze in atto, Situazione ATAC, Comunicazioni.

Si richiede massima partecipazione

 
25 Aprile 2019 VIVA L’ITALIA CHE RESISTE SEMPRE. PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Giovedì 25 Aprile 2019 08:47

 

Buon 25 Aprile: ora più che mai ne abbiamo bisogno

 

Scritto da: Umberto Zimarri  

Buon 25 Aprile a chi combatte contro i fascismi di ieri e di oggi, verso quelli che non si adeguano a considerare gli ultimi un peso e che non si accoderanno mai a quella codarda abitudine di schierarsi sempre con i più forti per essere spietati con i deboli e stucchevolmente deboli con i forti.

Buon 25 aprile a quelli che provano a migliorare il territorio nel quale vivono, che non si adeguano “al si è sempre fatto così”, a quelli che non si abituano allo scorrere a volte monotono, a volte indecente delle cose.

Buon 25 aprile a Giulio Regeni, a tutti i giornalisti sotto scorta e a chi combatte ogni giorno le mafie.

Buon 25 aprile, ai combattenti ma soprattutto alle combattenti curde che ricordano al mondo cosa significa la parola dignità.

Buon 25 Aprile a chi ancora Resiste, Resiste e resiste ancora. Come ha scritto il nostro amico Giulio Cavalli, “Resistenza significa, di questi tempi, anche la forza di stare in piedi e con lo sguardo diritto. Resistere significa partecipare e non essere indifferenti”. Resistere significa dare un seguito a quegli ideali di giustizia di libertà, di giustizia presenti nelle struggenti lettere dei partigiani condannati a morte. Quelle righe che dovrebbero essere la bussola della nostra società ma che purtroppo, se va bene, vengono spolverate una volta l’anno.

Buon 25 Aprile perché come ci ricorda Gianfranco Pagliarulo, c’è bisogno di rendere viva e attiva la giornata odierna. “Per la memoria attiva, il 25 Aprile è sempre un progetto. A maggior ragione oggi. Quando leggiamo la mostruosa contabilità degli annegati nel Mediterraneo. Quando assistiamo alle stragi degli assassini nichilisti dell’Isis. Quando sentiamo il frastuono dei bombardamenti in territori vicini e vicinissimi. Quando vediamo ancora sventolare svastiche e vessilli fascisti in tanti Paesi d’Europa, compreso il nostro. Quando in città ad ogni angolo c’è qualcuno che chiede la carità. Quando il figlio o il nipote è disoccupato da anni o l’altro, laureato, serve il caffè al bar. Quando alle ragazze, ai ragazzi, viene negata di fatto una speranza di felicità. No, così non si può andare avanti“.

Buon 25 Aprile, per rigettare con forza le teorie revisionistiche che provano a farsi breccia. A loro rispondiamo con fermezza con le parole di Italo Calvino: “dietro il milite delle Brigate nere più onesto, più in buonafede, più idealista, c’ erano i rastrellamenti, le operazioni di sterminio, le camere di tortura, le deportazioni e l’ Olocausto; dietro il partigiano più ignaro, più ladro, più spietato, c’ era la lotta per una società pacifica e democratica, ragionevolmente giusta“.

Asor Rosa commentando proprio i Sentieri dei Nidi di Ragno, di Calvino stesso, in un articolo del 2000 su Repubblica, ci lascia su questo punto una riflessione illuminante e un pericoloso presagio:  “Cerchiamo d’ immaginarci come fosse una città, una campagna, un paese italiano negli anni terribili fra il ‘ 43 e il ‘ 45, quando la minaccia della morte e della

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Gestione emergenze e corsi di aggiornamento PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Sabato 13 Aprile 2019 09:23

 
Ripristino e integrazione riforma requisiti lavori usuranti e gravosi PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Venerdì 12 Aprile 2019 10:58

 
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